Dei via radio - Gianna Nannini Forum

Fabrizio De Andre', Faber per sempre

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mecTura
icon1  view post Posted on 5/1/2009, 12:46




Eventi tv, mostre, concerti e forse un film di Wenders
(ANSA) - ROMA, 4 GEN - Sono tantissime le iniziative per celebrare il decennale della morte di Fabrizio De Andre', scomparso l'11 gennaio 1999. Proprio l'11 gennaio su Raitre in prima serata, uno speciale di Che Tempo che fa tutto dedicato all'arte di Faber. C'e' poi la grande mostra fino al 3 maggio a Palazzo Ducale a Genova. Dori Ghezzi ha confermato l'intenzione di Wim Wenders di organizzare a New York un concerto con grandi artisti, oltre a un possibile film sul cantautore ligure.

Faber per sempre :)




 
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view post Posted on 5/1/2009, 13:42
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non importa più chi sono io...

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c'è già una discussione in bla bla che parla dell'eventuale intervento di gn a questa serata qui
ma mi sembra bello che esista una discussione a sé per il decennale della morte di Faber...

anche perché spero di poter andare alla mostra genovese e di potervela recensire qui ;)
 
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_Sorridi_
view post Posted on 5/1/2009, 14:03




http://www.tg1.rai.it/SITOTG/TG1_rubriche/...1067960,00.html

ieri sera anche speciale tg1 ha dedicato la puntata a De Andrè,per fortuna l'ho vista perchè dal link sopra non riesco a vederla...se dovevo metterla nell'altra discussione ditelo e lo sposto o spostatelo voi.

ps:vedo ora che era una replica,forse l'avete già vista...
 
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view post Posted on 5/1/2009, 14:12
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damiana, mi sa che non l'hanno ancora messo online... ma il link dovrebbe essere giusto...

copioincollo dla sito rai

“RACCONTANDO FABRIZIO DE ANDRE’” di Vincenzo Mollica

Speciale TG1 racconta un poeta della musica: Fabrizio De Andrè, cantautore che ancora oggi, a otto anni dalla morte e a più di quaranta dalla prima incisione, resta un grande protagonista della canzone e della cultura italiana. Vincenzo Mollica ci presenta i brani più intensi dei suoi concerti e le testimonianze dei tanti che hanno lavorato con lui, o da lui hanno tratto ispirazione.

Celentano, Ligabue, Battiato, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Fernanda Pivano, Carla Bruni raccontano un artista timido e profondo, che non amava le interviste e non si è mai messo in cattedra, ma sapeva far capire cosa è la vita e negli Anni Sessanta fu tra i primi in Italia a introdurre argomenti come la guerra in una canzone.

Tra gli altri, parlano di Fabrizio De Andre’: Lucio Dalla, che iniziò nello stesso periodo la carriera musicale, Massimiliano Pani, arrangiatore della mitica versione della “Canzone di Marinella” cantata in coppia con Mina, Gabriele Salvatores, regista dell’unico videoclip girato da questo incantatore della parola che non amava apparire e affrontò le riprese armato solo di chitarra e voce
 
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_Sorridi_
view post Posted on 5/1/2009, 14:14




grazie.
 
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view post Posted on 5/1/2009, 14:22
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La Madre FondatorA

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insomma, me pare de ave' capito che sulla presenza di gn possiamo mettere una grossa croce...peccatissimo :)
pero' il concerto me lo vedo lo stesso..ecco qua ;)
 
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mecTura
view post Posted on 5/1/2009, 14:22




CITAZIONE (contaminata @ 5/1/2009, 13:42)
c'è già una discussione in bla bla che parla dell'eventuale intervento di gn a questa serata qui
ma mi sembra bello che esista una discussione a sé per il decennale della morte di Faber...

anche perché spero di poter andare alla mostra genovese e di potervela recensire qui ;)

:unsure: ops scusate,
prima di postare avevo fatto la ricerca automatica nel caso in cui sul forum ci fossero stati post sull'argomento avevo avuto risposta negativa...

:woot:
 
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lamento
view post Posted on 5/1/2009, 20:50




nell'86 ero un po' un extraterrestre musicale rispetto ai coetanei, ascoltavo gianna che stava sulle balle a tutti e guccini. un giorno in macchina di mio fratello scopro una cassetta di cui mi colpirono sia le muscihe che, soprattutto, i testi: era il famoso live con la pfm di de andrè. calcolando che faber aveva inciso nei primi anni 80 due capolavori come creuza de ma e "l'indiano" e che il disco successivo (le nuvole) avrebbe viusto la luce solo nel 90 non facevo altro ch peggiorare la mia situazione di extraterrestre :D
nel 90 altri amici scoprirono de andrè tra cui un mio amico di classe con cui diventammo grandi amici proprio grazie a faber .. è uno dei pochi con cui ho ancora rapporti, mi ha pur einvitato al suo matrimonio :lol:
due anni dopo comincio a suonare la chitarra e anche qui dopo america e io e bobby mcgee le prime canzoni che imparo a strimepllare sono di faber
volevo chiudere questo post con la canzone che mi ha sempre accompagnato, che secondo me è un manifesto di lacità che andrebbe insegnata a scuola durante l'ora din religione: il testamento di Tito



 
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_Sorridi_
view post Posted on 5/1/2009, 21:28




puzzò...c'hai la pelle verde?

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:P ;)
 
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view post Posted on 5/1/2009, 21:40
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La Madre FondatorA

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si', dice pure "Telefono casa" :P
 
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lamento
view post Posted on 5/1/2009, 22:05




siete due insensibili
 
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view post Posted on 6/1/2009, 01:08
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graz io ero forse messa peggio (ma un paio di anni dopo), a quindici anni ascoltavo oltre a De André anche Claudio Lolli (GN a parte)...
entrambi copiati piastra piastra da un paio di audiocassettine prese in prestito allo zio anarchico (!)...
scopro oggi di possedere solo due cd di faber (oltre le due cassettine che conservo preziosamente ancora che erano "Non al denaro, non all'amore né al cielo" e una compilation fatta da mio zio) Crêuza de mä ed il secondo volume della raccolta uscita ai dieci anni di anime salve "in direzione ostinata e contraria"...

in questi giorni io e la patti ci stiam dopando a De André e penso che farò presto l'aquisizione del bellissimo live con la PFM ed il primo volume della raccolta "in direzione ostinata e contraria"
 
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view post Posted on 6/1/2009, 12:24
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AMERICA!!!

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Quello speciale tg1 andato in onda l'altra sera, era lo stesso andato in onda diversi anni fa... quindi riciclato... con aggiunta un'intervista a dori ghezzi...
 
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gienne
view post Posted on 6/1/2009, 13:38




io ho un ricordo simile a quello di graziano, la prima volta che ho ascoltato De Andrè è stato in macchina con mia madre, l'accompagnavo a lavoro, ogni giorno tragitto pescina - sulmona e nella piccola 126 c'erano due o tre cassette, John Lennon, Renato Zero e Fabrizio De Andrè, una cassettina blu con su scritto solo il suo nome, ma quello mi è bastato per conoscere alcuni suoi capolavori, avevo circa 7-8 anni...quelle parole mi hanno segnata e sono tornate forti e presenti in diversi momenti della mia vita.
 
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baccano82
view post Posted on 6/1/2009, 14:16




CITAZIONE (lamento @ 5/1/2009, 20:50)
nell'86 ero un po' un extraterrestre musicale rispetto ai coetanei, ascoltavo gianna che stava sulle balle a tutti e guccini. un giorno in macchina di mio fratello scopro una cassetta di cui mi colpirono sia le muscihe che, soprattutto, i testi: era il famoso live con la pfm di de andrè. calcolando che faber aveva inciso nei primi anni 80 due capolavori come creuza de ma e "l'indiano" e che il disco successivo (le nuvole) avrebbe viusto la luce solo nel 90 non facevo altro ch peggiorare la mia situazione di extraterrestre :D
nel 90 altri amici scoprirono de andrè tra cui un mio amico di classe con cui diventammo grandi amici proprio grazie a faber .. è uno dei pochi con cui ho ancora rapporti, mi ha pur einvitato al suo matrimonio :lol:
due anni dopo comincio a suonare la chitarra e anche qui dopo america e io e bobby mcgee le prime canzoni che imparo a strimepllare sono di faber
volevo chiudere questo post con la canzone che mi ha sempre accompagnato, che secondo me è un manifesto di lacità che andrebbe insegnata a scuola durante l'ora din religione: il testamento di Tito

(FILE:https://www.youtube.com/v/451eYJjiYdU&hl=it&fs=1)

Il Testamento di Tito

Non avrai altro Dio all'infuori di me spesso mi hai fatto pensare;

genti diverse venute dall'est dicevano che in fondo era uguale:

credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male,

credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena ed il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato, non ascolto il mio dolore;
ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano.
Onora il padre ed onora la madre, e onora anche il loro bastone:
bacia la mano che ruppe il tuo naso perche' le chiedevi un boccone.
Quando a mio padre si fermo' il cuore, non ho provato dolore,
quando a mio padre si fermo' il cuore, non ho provato dolore.
Ricorda di santificare le feste, facile per noi ladroni,
entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi e dei loro padroni,
senza finire legati agli altari sgozzati come animali,
senza finire legati agli altari sgozzati come animali.
Il quinto dice "non devi rubare", e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio le tasche gia' gonfie di quelli che avevan rubato:
ma io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio,
ma io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.
Non commettere atti che non siano puri, cioe' non disperdere il seme...
Feconda una donna ogni volta che l'ami cosi' sarai uomo di fede.
Poi la voglia svanisce ed il figlio rimane e tanti ne uccide la fame.
Io forse ho confuso il piacere e l'amore ma non ho creato dolore.
Il settimo dice "non ammazzare se del cielo vuoi essere degno",
guardatela oggi questa legge di Dio tre volte inchiodata nel legno.
Guardate la fine di quel Nazzareno, un ladro non muore di meno!
Guardate la fine di quel Nazzareno, un ladro non muore di meno!
Non dire falsa testimonianza ed aiutali ad uccidere un uomo...
Lo sanno a memoria il diritto Divino, ma scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no non ne provo dolore,
ho spergiurato su Dio e sul mio nome e no non ne provo dolore.
Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa...
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa...
Nei letti degli altri gia' caldi d'amore non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non e' gia' finita, sta' sera v'invidio la vita.
Ma adesso che viene la sera ed il buio, mi toglie il dolore dagli occhi.
E scivola il sole al di la' delle dune a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore, madre io provo dolore;
nella pieta' che non cede al rancore, madre ho imparato l'amore.

a me piace Sally, è da brivido..
 
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